The arrival of the DB6 in 1965 left Aston Martin with a surplus of DB5 chassis built to the shorter wheelbase of the outgoing model. Rather than simply putting those spares to one side, the Newport Pagnell factory conceived an interim convertible that combined the DB5’s sporting proportions with the latest styling flourishes adorning the DB6, including split bumpers and special chrome finishers for the taillights. These models retained Touring’s patented Superleggera construction, which wrapped handcrafted alloy panels around a lattice of small-diameter steel tubing to create light-but-rigid coachwork.

Just 37 of these so-called DB Short-Chassis cars would be built, making it the rarest-ever series production Aston Martin droptop. New lettering on the boot lid also signified the automaker’s first use of the “Volante”—Italian for “flying”—nomenclature that remains a fixture six decades later.

The example offered here was sold new to a Joseph S Bath of London, its guarantee first issued on 2 December 1965, according to a copy of its build sheet (available to view on file). Originally finished in Platinum over Blue Connolly Vaumol leather, it came equipped with from the factory with optional chrome wheels, a Motorola radio with power-operated aerial, three-ear hubcaps, exhibition plates lettered “Volante,” and seven pints of antifreeze.

Accompanying the build sheet is a detailed log of service work performed by Aston Martin from late December 1965 to April 1974, which included carrying out repairs to accident damage in June 1967. Prior to the Volante being imported to Kuwait, a previous owner had it refinished in dark green over beige leather and converted the car from right-hand to left-hand drive, a process that it is possible to reverse. Importantly, the build sheet confirms that the car retains its matching-numbers all-alloy, twin-cam, straight-six engine.

As one of only 37 examples ever produced, this rarest of Aston Martin convertibles is highly prized among enthusiasts of the brand. With recommissioning, it will undoubtedly make for a wonderful and welcome show piece at concours events.

L’arrivo della DB6 nel 1965 lasciò Aston Martin con un’eccedenza di telai della DB5 realizzati per il passo più corto del modello uscente. Anziché metterli da parte, lo stabilimento di Newport Pagnell concepì una cabriolet transitoria che univa le proporzioni sportive della DB5 ai più recenti dettagli stilistici che impreziosivano la DB6, inclusi i paraurti separati e le speciali finiture dei gruppi ottici posteriori. Questi modelli mantenevano la struttura Touring Superleggera brevettata, che avvolgeva i pannelli in lega realizzati a mano attorno a un reticolo di tubi in acciaio di piccolo diametro per creare una carrozzeria leggera ma rigida.

Furono prodotti solamente 37 esemplari di questa DB Short-Chassis, il che la rende l’Aston Martin cabriolet di serie più rara in assoluto. Come dimostra la scritta sul portellone del bagagliaio, fu inoltre la prima volta che il marchio adottò la parola italiana “Volante”, una firma che rimane un’autentica istituzione sei decadi più tardi.

L’esemplare qui proposto fu venduto nuovo a tale Joseph S. Bath di Londra e la data di emissione della prima garanzia è il 2 dicembre 1965, come riporta una copia della scheda di produzione (consultabile all’interno del faldone). Originariamente verniciato in platino con interni in pelle Connolly Vaumol blu, era dotato di fabbrica di cerchi cromati opzionali, radio Motorola con antenna elettrica, coprimozzi a tre barre, targhe con la scritta “Volante” e circa quattro litri di liquido antigelo.

Alla scheda di produzione è allegato un registro dettagliato degli interventi di manutenzione eseguiti da Aston Martin dalla fine del dicembre 1965 all’aprile 1974, incluse le riparazioni dei danni dovuti a un incidente nel giugno 1967. Prima che la Volante fosse importata in Kuwait, un precedente proprietario la fece riverniciare in verde scuro con interni in pelle beige e la convertì dalla configurazione con guida a destra a quella con guida a sinistra, intervento reversibile. Come confermato dalla scheda di produzione, la vettura preserva il motore bialbero a sei cilindri in linea originale, interamente in lega.

Essendo uno dei soli 37 esemplari prodotti, la più rara tra le Aston Martin cabriolet è estremamente apprezzata dagli appassionati del marchio. Una volta rimessa in servizio diventerà senza ombra di dubbio il pezzo forte di numerosi eventi e concorsi.